domenica 17 luglio 2016

MARCO PEDRINI



Marco era nato a Lugano. Aveva 3 anni meno di me. Non sto a dire quanto era forte come arrampicatore e alpinista. Semplicemente era uno veramente tosto. Da tutti era additato per i suoi modi di fare e per le sue pazzie che però, a me piacevano. Ci eravamo incontrati a una fiera a Milano. Era febbraio del 1985. Mi aveva chiesto delle informazioni sulla via del compressore al Cerro Torre dove l’anno prima si era perso a 400 metri dalla cima e anche un’altra cosa “nostra”. Avevamo riso molto. Ci eravamo poi incontrati in Patagonia poco prima che lui facesse la solitaria a quella via. E poi di nuovo ancora a Milano. Quando era arrivato in cima al Torre trovò 2 chiodi da ghiaccio che noi avevamo lasciato dopo aver fatto la prima invernale al Cerro Torre il 7 luglio del 1985. Prese uno di quei chiodi e me lo diede a Milano. Per me fu un Grande regalo di riconoscenza e amicizia. Poi, l’anno dopo, era il 16 agosto 1986 quando se ne andò per una stupidaggine dopo la solitaria ai Dru. Ciao Marco!

Nessun commento: