venerdì 12 novembre 2010

LA MÖSCULA

LA MÖSCULAC’era una volta, tanto tempo fa, Möscula, una vecchia strega. Era piccola ma tanto delicata. Aveva i capelli ormai bianchi, lunghi e morbidissimi e gli occhi scuri. Nonostante gli anni, era ancora tanto bella ed arzilla. Si diceva che avesse dei poteri con il suo bastone di egal, la Möscula. Con il bastone in mano e con la scopa fra le gambe, ogni tanto Möscula partiva per andare a far visita agli gnomi nei boschi incantati. Inizialmente gli gnomi avevano paura ma poi, quando capirono che, al suo arrivo era festa, guardavano sempre in cielo nella speranza che arrivasse presto. Col suo bastone sapeva far divertire i piccoli ed i grandi gnomi e, prima di andarsene, riusciva a far addormentare gli gnomini. Dove arrivava, portava tanta felicità. Sembrava che il legno, l’egal, con cui era stato costruito, fosse quasi magico. La voce dei poteri del suo bastone girava tutte le valli e giunse persino nel mondo degli umani.
Un giorno arrivo’ nella valle un brutto uomo che spavento’ tutto il villaggio delle streghe. Arrivato davanti alla casa di Möscula, prese la rincorsa e, con una spallata, divelse la porta. Appena entrato, non degno’ nemmeno di uno sguardo la vecchia strega e s’impossesso’ del suo bastone. Poi fuggì. Giunto nella sua citta’ sfarsosa inizio a girare ovunque pensando di rendere felici gli uomini e, di conseguenza, guadagnare tanti soldi. Il bastone, pero', inspiegabilmente, non funzionava. Allora, molto arrabbiato, con un brutto gesto, lo getto’ in cima ad un mucchio di immondizie. La strega piangeva e piangeva, pensando ad un modo per riprendersi la sua bacchetta.
La voce di quel furto giunse anche nel villaggio degli gnomi che si organizzarono per andare a recuperarlo. Impiegarono tanti giorni per arrivare in quella citta’ tanto gigante. Piccoli com’erano, riuscirono a nascondersi ed ascoltare cio’ che si diceva. Capirono ed arrampicarono fino in cima a quella montagna di immondizie. Recuperarono il bastone e veloci corsero a casa. La loro amica cornacchia si alzo’ in volo tenendo il bastone nel becco ed ando’ nel villaggio delle streghe lasciandolo cadere proprio davanti alla porta della streghina. Möscula era felice. Lavo’ accuratamente il bastone per togliere lo sporco e tutti i germi umani. Poi, prese la sua scopa e volo’ subito dagli gnomi. Li voleva ringraziare per il ritrovamento. Porto’ agli gnomi una grande forma di formaggio. Tanto grande che, ne ebbero abbastanza per un anno. Rimase molto a giocare con loro, fino all’ora della nanna. Le mammine degli gnomini capirono il perché del potere del bastone di egal. Era semplicemente la gran bonta’ di quella strega. Con la sua forza buona riusciva a far passare attraverso il bastone tutta la sua bontà ed aiutare gli altri. E vissero tutti, gnomi e streghe, felici e contenti.

1 commento:

franci ha detto...

Che bella fiaba Ermanno....e poi che bel "quadro"! Ma lo hai fatto tu? COmplimenti...