domenica 22 marzo 2009

TORRE

Così si chiama l'ultimo libro di Reinhold Messner. Me l'ha mandato una decina di giorni fa. A fine aprile uscira' in italiano, probabilmente da Corbaccio. Ora e' in tedesco ma sicuramente creera' un bel casino nell'ambiente alpinistico. Aspettiamo e vedremo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve. Ho appena cominciato a leggere quello di Giorgio Spreafico, ma credo che comprerò immediatamente anche questo. Sentendo uno stralcio dell'intervista a Messner a riguardo, concordo con lei sul "polverone alpinistico" che solleverà. Detto questo, chiunque abbia il merito della prima ascensione, lei per me resta il N°1 su quella montagna. Cordiali saluti. Carlo

Anonimo ha detto...

Salve.
Innanzitutto sono felice di vedere che è tornato.
Per quanto riguarda i suddetti testi,li ho letti tutti e due, sia quello di Spreafico che quello di Messner. Devo dire che, anche se indubbiamente Messner va giù più pesante con Maestri, entrambi fanno un attenta analisi per dare al lettore il modo di farsi un idea dettagliata dei fatti. Certo che Reinhold poteva essere un pò meno duro con Cesare e Cesarino. Non capisco e non condivido questo spietato accanimento ( vedi Wilson ). Detto questo, da un lato concordo con chi afferma che Maestri e Egger non siano arrivati in vetta ( la tua "El arca de los vientos" toglie ogni dubbio ), dall'altro li ammiro infinitamente per il coraggio di aver affrontato il Torre nel '59. Già adesso ce ne vuole parecchio, figuriamoci con l'attrezzatura di 50 anni fa.
Inoltre è un peccato che a causa di questa disputa che dura da 50 anni, non si dia il giusto spazio mediatico all'impresa di Ferrari e soprattutto alle tue di imprese.
Purtroppo salire l'Everest con portatori, ossigeno e corde fisse fa sempre più notizia...
Cordiali saluti. Carlo