mercoledì 30 luglio 2008

CIAMPANIL DE VAL


Rieccomi. Non ero scomparso ma sono stato un po' preso da una serie di cose. Stammatina sveglia alle 4. Sono passato a Bolbeno a prendere Franco (il Postino) e poi a Vezzano abbiamo caricato Dario Feller, l'uomo del Similaum, ed a Trento Ludovico. Sono tutti e tre postini. Siamo andati in Val Gardena ed a cercare il Ciampanil de Val nel Gruppo delle Odle. Dico cercare perche' prima di arrivare alla base della parete sono passate quasi due ore nonostante la relazione dicesse venti minuti. Su e giu' e poi, finalmente, dopo una telefonata a Bruno, eccoci all'attacco. Erano le 9 passate. Giornata bellissima e primo tiro gia' duro. La via e' stata aperta da Ivo Rabanser, Stefan Comploi e Patrick Runggaldier ( i miei complimenti ai primi salitori). La via (Via Filip) e' di solo 8 tiri ma tutti duri. Una discreta ravanata ma comunque bellissima e non a spit. Poi una comoda discesa e la birra. Loro le birre, io guidatore, coca cola. Era bellissimo e, mentre arrampicavamo, sotto di noi, su di una pendenza da panico, due capre tranquille che pascolavano. 

domenica 27 luglio 2008

I PICCOLI E HELP ME, PLEASE!

Che bello iniziare la giornata così. Stamattina stavo andando a dare la pappa ad Ugo e, poco dietro la baracca della legna, c'erano i due piccoli caprioli. Mi hanno guardato e poi sono sfrecciati via. Anche nel pomeriggio li ho visti in fondo al prato e sono anche riuscito a filmarli. Sono fantastici anche se mi fanno ridere un po' per le orecchie tanto lunghe. 
Ugo ormai sta fuori quasi tutto il giorno, anche da solo. Dovrebbe prendere le vitamine ma non ci sono santi per fargliele avere. Se metto le gocce nel cibo non apre nemmeno il becco e si gira dall'altra parte. Se qualcuno sapesse come fare mi farebbe un grande favore a dirmelo. Ho pensato di mettere le gocce in quelle capsule che usiamo noi esseri umani ma ho paura che il suo stomaco non riesca a scioglierle. HELP!

sabato 26 luglio 2008

INCONTRI

Oggi sono stato invitato all'apertura di un nuovo negozio di montagna. E' stato aperto da Roberto, proprietario del marchio Montura e Walter Gobbi che ha il suo fornitissimo negozietto ad Arco. C'era un sacco di gente ed ho incontrato qualche amico che non vedevo da molto tempo. Ho rivisto Silvo Karo, lo sloveno. Lo conosco da piu' di vent'anni. Ci eravamo incontrati per la prima volta in Patagonia. Silvo ha aperto diverse vie in Patagonia, le piu' dure, le piu' azzardate. Le sue vie piu' famose sono al Torre. Sulla parte est e sud. Poi ho rivisto anche Fausto De Stefani. Fausto e' quello che ha aperto la polemica con la storia del Nanga Parbat. Era piuttosto amareggiato perche' e' stato assalito da molti per le sue dichiarazioni. Almeno da me ha avuto l'appoggio. Forse piu' avanti andremo a fare una salita insieme. L'ultima volta eravamo andati al Pilone Centrale del Bianco. Quanto tempo... Tornato a casa dovevo andare in Brenta ma la pioggia ed il temporale mi hanno suggerito di non partire. 

venerdì 25 luglio 2008

IL ROZZO, MA VALIDO

Ugo e' piu' o meno fuori da stamattina alle 7 quando sono andato a correre. E' un po' discolo e dispettoso. Prende la roba e la tira i giro. Come calze, scarpe, i miei sandali, la lama della motosega, l'ombrello. Pero' e' sempre molto simpatico. Fa i suoi voletti che non sono male e lo vedo abbastanza indipendente. Mi sa che di qua non si vuole proprio scollare. Oggi era Isotta che rincorreva Ugo. Pixi, invece, quando esce, si mette tutto piatto e lo punta. Sto facendo delle riprese e fra non molto, forse ci sara' un nuovo filmatino dei rozzi. Anche oggi un po' di lavoro nel bosco incantato che ora e' gia' bellissimo. Credevo di parlare da solo ed invece c'erano loro. Gli gnomi.Il Grande Gnomo mi sembrava soddisfatto del lavoro.  Spero che anche i caprioli, quando verranno a dormire, si renderanno conto di quanto e' piu' confortevole e comodo.
Mi sa che domani sera andrò in Brenta. Buon fine settimana a tutti, ciao.

COSA DIRE...

Walter e Simon sono giu'. Ma Karl no, e questo e' quello che mi rattrista. Tutto quello che c'e' stato attorno a questa storia mi ha anche innervosito. In fin dei conti nessuno ha chiesto aiuto. Di Karl non si parla quasi piu'. E cosa c'entra anche Napolitano? O Alemanno? Bravi chi? Quelli che hanno organizzato tutta 'sta cosa? Quante volte abbiamo sentito intervenire un Presidente per dire bravi a quelli del soccorso alpino dopo un soccorso? Magari anche rischioso? Mai. Invece loro, bravi, coi soldi del CNR? Perche' tutta questa spettacolarizzazione? E adesso, magari, qualcuno passera' anche per eroe. 

giovedì 24 luglio 2008

WILL, NON IO!

Ieri sera il mio amico Will (Matteo, di Sassabaloss.com) mi ha detto cosa gli e' successo. Gli ho risposto: "Vedi quando io parlo di fortuna? Uno meno fortunato arrivava sulla statale ed allora bye bye".
LA MAIL DI WILL: 
"Ciao, l'anno scorso ho iniziato con qualche amico ad andare ad arrampicare di notte. Fare delle vie al buio con le frontali su parete semi attrezzate credo sia un buon allenamento per quando ti trovi nelle pettole in dolomiti. Se conosci una situazione riesci a dominarla. E' come arrampicare mentre piove o nevica. Se l'hai già fatto... resti più calmo ed eviti le cazzate...
Però, dopo la rampata, abbiamo seguito una traccia sbagliata (nessuno di noi era stato li ad arrampicare prima) e ci siamo trovati su un bosco verticale che precipitava sopra la strada statale. Io scendevo davanti ma ad un certo punto son fischiato giù. Ho tentato di fermarmi ma
non ci riuscivo. Tutto quello che prendevo in mano non teneva.
Poi ho sentito il vuoto, un piccolo saltello. Sono 'atterrato'. Ho picchiato la testa e ho ripreso a scivolare. Mi ha fermato il tronco di un albero dove sono finito con la pancia. Perdevo sangue dalla testa e dal naso.
Ho chiamato i miei amici sopra. Loro han fatto una doppia di 30 metri esatti e sono venuti da me. Poi nel frattempo dal paese han visto la frontale e son saliti, ma qui il bosco spiavana e quindi scendere non è stato complicato.
Fortuna per quell'albero... altrimenti avrei fatto un bel saltone sulla statale.
Mi sono cagato in mano!. Pensavo veramente di morire durante la scivolata. Ma soprattutto avevo paura di non aver sistemato tutto prima di partire".

mercoledì 23 luglio 2008

VOGLIA DI VIVERE

Che piacevole giornata... Ho portato Ugo ad arrampicare. No, non La mia cornacchia. Ugo Lorenzi. Che bel tipo che e'. Fra poco compira' 70 anni ma ha dentro tanta voglia di fare, di vivere. Non faceva una via da 20 o 30 anni ed arrivato in cima al Castelletto Inferiore era commosso. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata sul sentiero e volevo fare delle foto ma la mia badante, colpa sua questa volta, si e' dimenticata di mettermi la scheda nella macchina fotografica. Credo sia gia' successo anche un po' di tempo fa. Abbiamo parlato di fiori e di piante che crescono in montagna, sulle rocce. Per questo, "voglia di vivere". E ne devono avere tanta per crescere fra le rocce. Fiorellini stupendi, o solo foglioline o alberi. Crescere senza la terra, al freddo per la maggior parte dell'anno. Che forza. Che voglia di vivere. Che scuola di vita per noi, a cui non manca niente. (nella foto il raponzolo di roccia)
VOLEVO ANCHE RINGRAZIARE PER I COMMENTI CHE FATE, SEMPRE MOLTO CARINE/I. VI RINGRAZIO DI CUORE. FRA NON MOLTO CI SARA' UNA NUOVA FIABA.

martedì 22 luglio 2008

IL RIFUGIO

Stamattina sono andato al rifugio XII Apostoli. Era veramente molto freddo. Sono salito al ghiacciaio con Aldo per fargli vedere una cosa dell'acquedotto. Era tutto ghiacciato. Nel pomeriggio abbiamo fatto le ultime 4 baze di fieno e poi me la sono spassata nel boschetto degli gnomi. 

lunedì 21 luglio 2008

IL BOSCO INCANTATO

Bellissima giornata anche oggi. Gia' prima di partire per andare a correre ho aperto la casa di Ugo. Al mio ritorno era sulla fontanella ad aspettarmi. Questo e' quello che ho pensato io. Poi sono stato nel boschetto incantato. Sì, un boschetto pianeggiante appena sotto casa. Non e' mio ma cerchero' di acquistarlo perche' mi piace troppo. Non e' molto grande, forse 3-400 metri quadrati. E' fitto di abeti, qualche larice, alcuni castagni e frassini. Uno spettacolo! Purtroppo gli alberi sono troppo fitti e molti di loro sono morti, secchi e a terra. Si faceva quasi fatica a camminare fra le piante. Quindi sto pulendo il boschetto. Motosega, "manarot", "curtalach", "zapin", "pic", "rastrel" ed una bottiglia di Coca Cola.  Tolgo anche i ceppi delle piante per rendere tutto pianeggiante. Anche se fa caldo nel bosco magico c'e' una splendida temperatura. Sembra proprio il boschetto delle fiabe degli gnomi. Sono gia' a buon punto ma mi ci vorranno ancora un sacco di giornate di lavoro. Mi stanco molto ma mi diverto tantissimo. Poi e' arrivato Franco, il papa' di Mattia. Lui e' contadino anche se aiuta suo figlio in falegnameria. Abbiamo rastrellato l'erba e portato giu' sul trattore una decina di "baze" di fieno. Poi a cena e, dopo il TG, sono andato a portare ancora un po' da mangiare ad Ugo. Di notte chiudo la sua finestra perche' non voglia che esca. Non si sa mai. Non vorrei che la volpe o la faina ce lo togliessero. 

domenica 20 luglio 2008

UN'ALTRA DOMENICA SE NE VA'

Bella notizia dal Nanga Parbat. Walter e Simon stanno bene e domani saranno coi piedi a terra.Io sono molto ottimista.  Gia' domattina, si sapra'. Oggi sono stato a fare una vietta in Brenta con Mattia e la sua ragazza. Un po' una delusione per le difficolta' inesistenti e per la chiodatura eccessiva ma ci siamo divertiti lo stesso. Poi a casa a lavorare nel bosco ed a giocare un po' con Ugo. Isotta lo stava annusando e lui, il rozzo, l'ha beccata in testa. Poi Isotta l'ha rincorso ed e' decollato entrando in casa. Stiamo provando di tutto per fargli prendere le vitamine ma non ne vuole sapere. Chiude il becco e gira la testa. 

venerdì 18 luglio 2008

I GIORNI PASSANO

Ho fatto diverse cose ma appena potevo mi tenevo informato su quanto sta accadendo al Nanga Parbat. Speriamo bene. 
Ugo non va' male. Oggi ha cominciato a prendere le vitamine che forse gli faranno bene per il piumaggio. Ora si e' un po' svegliato. Sta fuori quasi tutto il giorno ed almeno fa tutto da solo. Entra e esce quando vuole. Gli piace sempre molto farsi imboccare ma e' anche un piacere farlo. Ah, mi sa che anche quando sara' un essere volante come gli altri, difficilmente si allontanera'. Se non sara' per amore...

giovedì 17 luglio 2008

I MIEI AMORI

PREUSS

Ieri mattina mi sono alzato alle 4. Sono salito al rifugio Brentei e poi sono andato alla base del Crozzon di Brenta. Poco prima delle 7 ho attaccato la parete. Non l'avevo mai percorsa ed ho salito la via Preuss. La mia mente continuava a tornare al 1911, quando Paul Preuss con Paul Relly, la salì. Poco dopo le 9 ero in cima e mi sono fermato un bel po' a gustarmi la giornata incredibile. Poi la traversata alla Tosa e giu' al Brentei a fare due chiacchiere con Claudio Detassis. Alle 13 ero a Vallesinella e poi a casa a sentire la brutta notizia. 
CHI ERA PAUL PREUSS: "Il cavaliere solitario" precipito' dallo spigolo Nord del Mandlkogel, sulle Alpi austriache una prima solitaria, in pieno VI grado. Sembra che infuriasse una bufera.
Il suo corpo fu trovato solo 11 giorni dopo sotto un manto di neve fresca. La parete venne vinta solo circa 20 anni piu' tardi. Preuss e' considerato il padre spirituale del moderno "free climbing", per quanto la sua filosofia di arrampicata fosse improntata massima intransigenza, piuttosto lontana dall'etica attuale. Egli ripudiava qualsiasi mezzo artificiale atto alla progressione ma anche alla sola assicurazione. Cio' esige da parte dello scalatore una totale consapevolezza dei propri mezzi e limiti.
Rifiutava anche l'uso della corda doppia in discesa, in quanto chi sale deve essere anche
in grado di scendere gli stessi passaggi, solo così lo scalatore dimostra di essere al di sopra
delle difficolta' superate e quindi di non aver azzardato.
Sembra che sui passaggi veramente ardui facesse slegare il compagno di cordata per non trascinarlo in una eventuale caduta.
Delle sue innumerovoli imprese la piu' famosa rimane forse il superamento della parete Est
del Campanile Basso di Brenta il 28 luglio 1911. Un ardito V grado che egli supero' da solo e
ovviamente senza corda!
È singolare notare che nei suoi scritti non compaia mai l'espressione "lotta con la montagna" che abbonda invece in  pressoche' tutta la letteratura alpina precedente e successiva.
Tratto da: "L'arrampicata libera di Paul Preuss",
R. Messner


mercoledì 16 luglio 2008

PERCHE'???

Di quello che ho fatto oggi ne parlero' in seguito. Sono arrivato a casa alle 13.30 ed e' squillato il telefonino. Era Stefano Rodi, giornalista del Corriere e amico mio. E' stato lui a darmi la notizia. L'alpinista altoatesino Karl Unterkircher è caduto sul Nanga Parbat (8.125 m). Stefano cura il sito del Corriere e così voleva parlare un po' con me della disgrazia.
(http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_16/alpinista_himalaya_199f141c-5326-11dd-a364-00144f02aabc.shtml) o su quest'altro sito (http://www.montagna.tv)
Io Karl lo conoscevo soltanto di vista ma so che era forte. Dei tre, sicuramente il piu' forte su quelle montagne. Conosco discretamente Walter Nones in quanto Trentino ed era anche con me ai corsi per Guida Alpina. Ora speriamo che Walter e Simon Kehrer riescano a salire quel tanto che basta per poter tornare a casa. (la foto e' di Karl sul Jasemba 7.350 m)





martedì 15 luglio 2008

SEMPRE LUI, IL ROZZO

Una bella corsa di 25 Km stamattina. Faceva anche abbastanza freschino. Oggi Ugo e' rimasto fuori quasi tutto il giorno. Ieri sera ho parlato con un signore esperto di volatili e mi ha dato un po' di consigli e mi ha detto di stare tranquillo che ci vorra' del tempo ma riuscira' a mettersi a posto anche le penne e le piume. Speriamo! Comunque la cosa buona e' stata che, dalla sua casa, e' uscito ed entrato da solo. Questo e' gia' un bel progresso. Speriamo continui così. Forse domani sera ci sara' un nuovo filmatino sui...

AIGROIG E PIZAC

C’era una volta una gnomina di nome Aigroig. Era tanto bella che chi la incontrava rimaneva quasi accecato dal suo splendore. Gli gnomi quasi la evitavano perche’ credevano di non essere alla sua altezza. Ma Aigroig non si sentiva così bella. Si sentiva normale come tutte le altre gnomine. Un giorno, uscendo da scuola, incontro’ Pizac che non era bello e nemmeno tanto alto. Iniziarono a frequentarsi nei pomeriggi dopo essere stati a scuola. Aigroig piano piano inizio’ a sentire il suo cuoricino che batteva forte per Pizac. Lui invece, niente. Gli piaceva stare con lei ma niente di piu’. Un giorno Aigroig, dopo essere uscita da scuola ed aver salutato le amichette gnome, si diresse verso casa. Vide una meravigliosa pianta di rose rosa e voleva raccoglierne una, ma scivolo’ . Avrebbe voluto dare una rosa a Pizac per cercare di fargli capire che provava amore per lui. Inavvertitamente scivolo’ e due spine gli si conficcarono negli occhi. Aigroig rimase cieca ed anche i migliori dottori consultati e le streghe interpellate non poterono far nulla. I giorni passavano ma Pizac, ogni giorno, col suo carrettino, andava a casa di Aigroig per portarla a scuola e poi di nuovo a casa. Un giorno, tornando a casa, la gnomina disse a Pizac di portarla alla pianta di rose che gli aveva causato la cecita’. Lo gnomino ne raccolse una e la diede a lei. Non capiva pero’ il perche’. Intanto pero’ Pizac cominciava ad intenerirsi, cominciava a maturare dentro. Un giorno, quando stava accompagnando Aigroig alla porta le diede una carezza sulla guancia. Sentì molto calore ed un brivido gli fece venire la pelle d’oca. La gnomina, nonostante non vedesse nulla, si accorse di questo. Il giorno dopo, prima di tornare a casa si fermarono sul marciapiede e Aigroig dono’ la rosa a Pizac. Non si sa cosa accadde ma dai suoi occhi caddero delle lacrime che finirono sugli occhi di Aigroig. Improvvisamente le sue pupille blu iniziarono a brillare e la vista ritorno’. L’Amore era cieco ma Aigroig era guarita. Un dolce bacio unì per sempre il loro amore e vissero felici e contenti.



domenica 13 luglio 2008

UGO RINCORRE ISOTTA

Credo che vedere una cornacchia che rincorre un cane sia una cosa alquanto strana. Ma qui accadono molte cose strane. 

sabato 12 luglio 2008

IL CAMMINO DEGLI ETERNAUTI

Oggi, visto che le previsioni del tempo non erano rosee, sono andato in Val Daone ad arrampicare col grande Fabio e Pietro. Il cammino degli Eternauti aperta diversi anni fa dal fortissimo Fieschi. Il tempo non e' stato per niente male ed anche ora, nonostante sia sera, c'e' ancora un bel sole. La via e' molto bella e abbastanza difficile. Su un passo, da secondo, ho dovuto tirare un chiodo. I miei soci, per questo gesto, mi volevano amputare una mano. Non l'hanno fatto solamente perche' a Pietro la vista del sangue non gli piace. Tornato a casa sono stato fuori un po' con Isotta ed Ugo ed ho riso molto vedendo che Ugo la rincorreva e gli beccava la coda. E così ora e' un po' rozzo anche lui. 

venerdì 11 luglio 2008

GIORNATA DI OZIO

Stamattina mi sono alzato alle 4.45. Non era ancora proprio giorno e sono partito con la Triker ed un zainetto superleggero. Dopo un chilometro ho guardato il cielo ed era pieno di nuvoloni neri. Allora mi sono girato e sono tornato a letto un paio d'ore. Poi sono andato a correre e poi con Ugo. Nel pomeriggio un po' di palestra ed anche una passeggiata con Zoe ed Isotta. Siamo passati vicini al campo di calcio dove stava giocando una partita la Juve con il Mezzolombardo. C'era un sacco di gente e sono fuggito a casa. Poi il tempo non e' stato per niente male e solo nel pomeriggio ha fatto un breve temporale ed anche con poca pioggia. Rimandero' il mio giretto in Brenta alla prossima settimana. Riguardo a cio' che dicevo ieri che ora non me la sentirei piu' di fare cio' che facevo e' perche', credo, ad un certo punto della mia vita, un po' tardi, sono maturato. Fino ad allora, quando andavo ad arrampicare da solo, mai pensavo che potevo cadere e finire la mia vita. Quando ho cominciato a pensarci ho smesso di farlo. 

giovedì 10 luglio 2008

PENSIERI

Domenica scorsa, quando salivo con Mattia sulla nord del Basso, lungo la via Maestri, la mia mente tornava a molti anni prima. Quel giorno ero con Ginella, la mia fortissima compagna di tante arrampicate. Volevamo salire questa via e per raggiungerla avevamo pensato di salire lungo la Fehrmann. Ricordo che all'attacco gli dissi se se la sentiva di salire i primi tiri slegata, essendo i piu' facili. Così facemmo. Saliva tanto bene che continuammo così fino alla fine della via. Io ero davanti ed ogni tanto mi fermavo ad aspettarla per sentire come andava. Non aveva mai arrampicato da sola. Rimasi senza parole. Raggiunto lo Stradone Provinciale ci portammo all'inizio del diedro della Maestri. Ci legammo ed, al momento di partire, mi resi conto che le scarpette erano rimaste a casa. Salii con le mie storiche Joan Sport Professional, le mie scarpe da ginnastica da pochi soldi. Fu comunque divertente e facemmo la prima in libera della via. Tempo dopo tornai sulla stessa via e la percorsi da solo. Domenica scorsa mi sono reso conto che ora non riuscirei piu' a fare cose del genere. Probabilmente sono ancora qui perche' sono sempre stato molto fortunato.

mercoledì 9 luglio 2008

IL GIOCO DELLE ROZZE

Ugo sta bene anche se di volare non ne vuol sapere molto pero' oggi ha fatto qualche piccolo volo di sua volonta'. Stasera, dopo cena, le due rozze, Isotta e Zoe, sono impazzite ed hanno cominciato a rincorrersi per casa. 

martedì 8 luglio 2008

EMILIO COMICI

Guardando arrampicare il Grande Emilio, direi che noi, del giorno d'oggi, avremmo solo da imparare. Veramente incredibile. Era nato nel 1901 e perse la vita il 19 ottobre 1940 per uno stupido cordino. 
COMICI NELLE DOLOMITI DI BRENTA: 
Di notevole importanza sono le sue imprese effettuate in arrampicata solitaria nel 1937. Egli infatti in quell'anno scalo' non solo la Nord della Lavaredo ma mesi prima, trovandosi nel Gruppo del Brenta, decide di scalare la Fehrman al Campanile Basso. Una via lunga 350 metri con difficolta' di quinto grado. Emilio impiega un'ora e un quarto. Poi non contento attacca la mitica "paretina Preuss" 120 metri, considerati uno dei quinti gradi più difficili e pericolosi del gruppo. Egli li supera in venti minuti, aprendo perfino una variante diretta superando dei strapiombi. A Emilio non basta ancora questa impresa, invece di scendere in doppia, ridiscende tranquillamente la parete in arrampicata libera.
LA DISGRAZIA:
"Ad un certo punto, non vedendoci arrivare, Comici decise di vedere che cosa stavamo combinando: prese un cordino che aveva legato attorno alla vita, l'assicuro' a una cengetta che si trovava poco piu' sopra e si lascio cadere nel vuoto. In quell'istante il cordino si spezzo', sentii l'urlo della Demetz e volgendomi verso la valle vidi Comici, andare giu', giu', di piatto, senza muoversi, senza gridare. Precipitato sul prato sottostante, si rialzo' di scatto, quasi fosse una palla, facendomi tirare un sospiro di sollievo convinto com'ero che non s'era fatto male. Un istante dopo pero' ricadde di nuovo a terra, questa volta senza piu' rialzarsi". 
  

lunedì 7 luglio 2008

UGO DAL DOTTORE

Stamattina sono andato dal veterinario. Ugo non era per niente contento. Il dottor Lutteri lo visitato e mi ha detto che sta bene e per il piumaggio bisognera' solo aspettare. Da qualche giorno ci sono due cornacchie che stanno fuori ad aspettare Ugo. Ho fatto una prova a lasciarlo fuori ed un di loro e' arrivata da lui. Non so cosa vorrebbero ma Ugo e' fuggito in casa. La mia paura e' che gli vogliano fare del male. (nel filmatino la vita di Ugo)

CAMPANILE BASSO


Ieri mattina alle 5 eravamo a Vallesinella. Ero con Mattia, il mio falegname. Ci siamo incontrati anche con il Postino e suo fratello. Siamo saliti chiacchierando fino al Fredolin. Loro andavano ad un'altra via. Noi al Basso. Circa 15 anni fa avevo tentato una nuova via con Guido Bonvicini ma, ad un certo punto, non riuscivo a passare. Ci volevo riprovare. Verso le 10 ero sul passaggio. Abbastanza difficile ma soprattutto pericoloso. Non riuscivo a mettere niente per proteggermi ed un'eventuale caduta sarebbe stata disastrosa. Ho fatto tre tentativi e poi ho rinunciato. Allora ci siamo spostati sulla parete nord per salire una via di Maestri. Due tiri e poi la pioggia. Comunque soddisfatti, siamo ritornati al rifugio Brentei e poi a valle. Ah, dimenticavo di dire che poco prima di arrivare al Brentei, su un tratto di sentiero abbastanza largo e pianeggiante, mentre mi giravo per vedere se i camosci sopra di noi c'erano ancora, mi sono ribaltato e, siccome sarei rotolato lungo il pendio, Mattia e' riuscito a prendermi per una mano e fermare la mia caduta. Quanto ha riso non lo posso dire pero'...  E così si torna al discorso della "badante". Abbiamo preso una gran lavata e di asciutto non ci era rimasto proprio niente addosso.

venerdì 4 luglio 2008

CIMA PRESANELLA

Stamattina la sveglia ha suonato alle 4. Un po' addormentato ho preso la mia Triker e sono salito a Valina, dove parte la teleferica per il rifugio Segantini. Erano le 5 quando mi incamminavo al rifugio. Soddisfatto anche degli scarponcini che ho comprato ieri dal Gobbi. Sono proseguito fino alla Bocca d'Amola e sono rimasto scioccato nel vedere la nord. Non la salivo da qualche anno ed ora e' completamente cambiata. Quasi uno schifo e comunque una delusione. Una volta era una bella pala bianca ed ora si e' trasformata quasi in un canale. La prima parte sono salito sulla neve e poi c'era abbastanza ghiaccio anche se non tanto verde. La temperatura, anche se di poco, era sotto lo zero. Il tempo non era nemmeno bellissimo ed arrivato in cima non c'era visibilita'. Alle 11 ero di ritorno da Ugo. Nel pomeriggio ho rastrellato l'erba del prato ed ora attendo l'ora di cenare. Ho fatto anche un brevissimo filmatino. Breve e nemmeno bello... (la foto della nord com'era)

giovedì 3 luglio 2008

CHE DIRE

Che dire di oggi? Stamattina lunga chiacchierata al telefono con Linda Cottino di Alp. Piacevole perche' abbiamo parlato del Re del Brenta, il Bruno. Poi volevo portare Ugo dal dottore ma non c'era ed allora sono andato a trovare il mio amico Walter Gobbi ad Arco. Un po' di spesa nel suo magnifico negozio e poi a casa. Una bella corsa al sole e poi da Ugo. Ho fatto anche una passeggiata con Isotta e Zoe che ospitiamo per mezza giornata perche' Chicca e Ginevra sono in vacanza. Credo che domani andro' a farmi un giro in montagna. 

mercoledì 2 luglio 2008

LUGLIO

Una bella corsa stamattina e non faceva nemmeno tanto caldo. Anzi, quando sono uscito c'erano 17 gradi. Poi ho fatto un po' di cosette ed Ugo l'ho messo sul suo trespolo e di lì non si e' mosso per tre ore. L'ho dovuto spingere per farlo scendere ed e' volato nella sua casa. Chissa' cosa gli passa per la testa a quello... Ho anche visto i due capriolini e sono bellissimi. Stanno nell'erba alta e poi, scappando, fanno salti a quattro zampe. Auguro una buona estate a tutti. (nella foto la casa di Ugo)

martedì 1 luglio 2008

SEMPRE LUI, LO SPELACCHIATO

Ieri sera, col temporale, Ugo aveva molta paura. Oggi ha volato un po' ma fa sempre ritorno a casa. Adesso la porta di casa ha un'apertura in alto e potrebbe uscire quando vuole. Pero' non lo fa. Vola e rientra subito. Stamattina e' andato sul tetto della baracca della legna e farlo scendere e' stata una bella lotta. Comunque credo stia bene perche' mangia molto.

MAMMA ORSA COI PICCOLI

Un bellissimo filmato della mamma coi piccoli orsi nelle Dolomiti di Brenta.